Avvento – prima settimana

Con qualche giorno di anticipo, lunedì 27 novembre abbiamo iniziato le attività che ci condurranno alla festa di Natale.

All’ingresso del Centro i ragazzi hanno trovato tre oggetti: un grosso pallone raffigurante il mondo, un paio di chiavi e un piccolo lumino. E’ stato loro spiegato che un personaggio aveva scelto questi tre segni per rappresentare la storia della sua vita, e sono stati invitati a fare delle ipotesi: chi sarà? cosa rappresentano gli oggetti che ci ha portato?

Giovedì è stato finalmente svelato l’arcano: si trattava di don Renato Sacco, sacerdote originario di Agrate Conturbia che da anni è impegnato nel promuovere la pace e nel far conoscere le zone del mondo che ancora oggi si trovano in situazioni di sofferenza o di conflitto. Don Renato ci ha spiegato che il pallone richiama la sua scoperta – fatta molti anni fa – che il mondo non finisce nella nostra città, nella nostra cerchia di amici: ci sono paesi enormi, lontani e diversissimi da quello in cui viviamo, eppure abitati da bambini e adulti che hanno molto in comune con noi. Il lumino è un ricordo delle notti trascorse a Sarajevo e in Iraq, in un contesto di guerra, dove qualche piccola candela era l’unico modo per illuminare un po’ la stanza o per sciogliere una manciata di neve per avere un po’ d’acqua con cui lavarsi. Le chiavi rappresentano un altro ricordo, quello della città di Betlemme, dove i bambini cacciati dalle loro case, non potendo più tornarci, le tenevano al collo per non dimenticare le abitazioni abbandonate.

Questi tre simboli hanno qualcosa da dire anche a noi oggi: abbiamo davanti un mondo sconfinato, e in questo mondo siamo chiamati a fare delle scelte; per scegliere nel modo giusto è necessaria un po’ di speranza, che come un lumino in una stanza buia permette, pur nella sua luce fioca, di vedere tutto. E poi ci serve la chiave giusta, con cui aprire quelle situazioni che ci sembrano troppo complicate…

L’attività di Avvento continuerà lunedì prossimo con tre nuovi oggetti e un nuovo personaggio misterioso! Grazie di cuore a don Renato per la sua testimonianza!

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